In pietra naturale, in marmo, in cemento o ancora in legno: tantissimi sono i materiali con cui si creano balaustre e parapetti, tutti con un solo scopo: salvaguardare le persone dal rischio della caduta.
Nate come parapetto secoli or sono, le balaustre sono diventate anche elemento decorativo e vengono impiegate sia in architettura religiosa che privata. In caso delle Chiese le balaustre vengono impiegate per separare l’altare dalle altre zone della struttura.
Essendo elementi che hanno scopo protettivo, le balaustre devono rispondere ad alcune normative di sicurezza che ne specificano le dimensioni.
- Altezza: Secondo il d. lgs. 81/08 e il D.M. 14/06/1989 n. 236, le balaustre devono essere alte almeno 1 metro.
- Sporgenze: nella parte interna non devono essere sporgenti e comunque non ad un’altezza tale da consentire lo scavalcamento da parte dei bambini.
- Resistenza a una forza orizzontale: le balaustre devono essere in grado di resistere ad una spinta orizzontale applicata alla parte superiore.
Un’altra caratteristica che devono avere le balaustre è la dimensione massima dei vuoti che non deve superare i 10 cm. Questa legge (regolata dal D.M. 14/06/1989 n. 236 ) vale solo per gli spazi pubblici, ma non sempre: il parapetto che abbiamo realizzato per il Comune di Gaggiano, ad esempio, non prevede l’uso delle colonne verticali, quindi non risponde a questa legge.