C’è una importante credenza nella tradizione giapponese: la via che porta alla porta dell’abitazione (il vialetto per intenderci) non deve mai essere completamente dritta, ma disegnare curve come simbolo di fortuna. Detti anche sentieri di Tobi i vialetti di ingresso nei giardini Zen devono condurre all’apertura della sala da te, come vuole la tradizione.
In origine il sentiero era studiato con lo scopo di non sciupare il lavoro fatto dai giardinieri, pestando inutilmente la sabbia, nel corso dei secoli si è trovato una definizione molto più poetica a questo piccolo cammino, posizionando per prima (la più vicina all’ingresso) la pietra più grande, in modo che l’ospite si possa soffermare comodamente qualche secondo per prepararsi all’ingresso in casa, magari meditando.
Nel sentiero di Tobi niente viene lasciato al caso: dalla forma mai spigolosa delle pietre, al materiale, alla disposizione apparentemente caotica ma in realtà studiata per raggiungere il massimo equilibrio. Le pietre vengono infatti posizionate a distanza variabile l’una dall’altra e con il baricentro spostato una volta da un lato una volta dall’altro in modo che disegnino un’apparente linea curva che va a “toccare” i punti più interessanti del giardino. Il percorso verso la casa diventa quindi sinuoso, quasi troppo lungo, ma con uno scopo preciso: far capire all’ospite che la strada per l’equilibrio è lunga e tortuosa. Una metafora splendida che trova supporto nel calore e nelle forme delle pietre naturali usate per il sentiero.
Solitamente le pietre usate per i giardini Zen occidentali sono in granito chiaro e vengono semilavorate al grezzo, cioè lavorate solo su un lato.
Una volta studiata la disposizione e sistemato il vialetto si passa alla scelta delle piante e degli altri elementi di arredo: lanterne Zen, rocce ornamentali, vaschette e fontane, ma anche piccoli ponti e panchine, tutti pezzi che contribuiscono a rendere armonioso l’ambiente molti dei quali disponibili nel grande magazzino edile di EuroPietre.