Lavorare sicuri: normativa segnalazione cantieri

Un cantiere stradale deve essere segnalato in maniera appropriata in base alle disposizione di legge proprio per garantire la sicurezza sia di chi ci lavora che delle persone in transito. Gli obblighi di legge sono contenuti all’interno del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, ma si deve fare riferimento al Codice della strada e al suo regolamento di attuazione.

Quest’ultimo tratta delle misure segnaletiche negli articoli che vanno dal 30 al 43: si tratta di ben 14 articoli che riguardano specificatamente questo aspetto della sicurezza per evitare rischi sia per la circolazione che per i lavoratori. Ad esempio i segnali temporanei di pericolo devono avere un supporto mobile zavorrato e un fondo giallo. Inoltre bisogna indicare all’ingresso un pannello informativo nel caso di cantieri che durino più di sette giorni. Si deve garantire la leggibilità, la visibilità e la coerenza della segnaletica, indicando la presenza di lavori in corso, le direzioni consentite o quella obbligatoria (in questo caso bisogna preavvisare gli automobilisti in transito), il divieto di sorpasso, i passaggi consentiti oppure obbligatori e il limite massimo di velocità. Inoltre bisogna segnalare la presenza di una strettoia, una carreggiata chiusa, la chiusura di una o più corsie, la doppia circolazione, un rientro in carreggiata e quando terminano le prescrizioni. Infine, sempre adottando segnali con il fondo di colore giallo, si indica la presenza di strada deformata o in rifacimento, di mezzi di lavoro in azione oppure della presenza di materiale instabile lungo il percorso.

La segnalazione dei cantieri prevede l’uso di altre modalità oltre ai cartelli. Si tratta dei sistemi di delimitazione vera e propria che comprendono:

  • barriere: circondano l’area del cantiere, possono essere di due tipi e devono essere parallele al piano stradale. Quelle direzionali presentano un motivo a freccia bianco e rosso, mentre quelle normali sono a strisce oblique degli stessi colori;
  • coni: vengono usati per cantieri di breve durata, così da deviare il traffico. Sono flessibili, rossi con anelli bianchi retroriflettenti, di gomma e presentano una base appesantita;
  • delineatori speciali: indicano una curva provvisoria;
  • delineatori flessibili: si usano insieme ai coni per delimitare le opere, i sensi di marcia e le manutenzioni di lunga durata;
  • dispositivi retroriflettenti: sono abbinati al cartello “Lavori” per renderli visibili e durante la notte si accendono luci rosse tutto intorno al cantiere. Invece si usano luci gialle per delimitare le zone interne;
  • segnali orizzontali temporanei: usati per i cantieri che durano più di una settimana lavorativa. Si applicano alla pavimentazione, sono gialli, con uno spessore inferiore ai 5 mm e antisdrucciolo. Spesso sono integrati da dispositivi retroriflettenti alti al massimo 2,5 cm.

Anche i veicoli utilizzati per la manutenzione devono essere segnalati con pannello posteriore “Passaggio obbligatorio“, che indica il lato da cui può essere effettuato il sorpasso. In secondo luogo, dopo il cartello “Lavori“, si installano i segnali riguardanti i limiti di velocità e quelli che attestano la fine della limitazione velocità. Casi particolari interessano le strettoie e le deviazioni nell’itinerario.

Nel primo caso i segnali utilizzati sono:

  • transito alternato a vista, da movieri oppure con semafori;
  • diritto di precedenza;
  • senso unico alternato.

Nel secondo invece la legge prevede l’utilizzo di:

  • preavvisi di deviazione;
  • direzione consigliata oppure obbligatoria;
  • segnali di direzione;
  • chiusura di corsi o carreggiate;
  • segnali di precedenza;
  • divieto di transito;
  • rientro in carreggiata.

Infine la segnalazione e la delimitazione del cantiere devono assicurare la sicurezza dei pedoni usando barriere o parapetti segnalati da dispositivi rifrangenti e luci rosse fisse.

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